Trattamento con metodo THD Doppler

THD Doppler è un metodo mini-invasivo per il trattamento delle emorroidi. Rivoluziona l’approccio chirurgico alla malattia emorroidaria, garantendo la massima efficacia di risultati e riducendo al minimo i livelli di invasività, dolore e stress per il paziente.

Il metodo THD Doppler affronta e risolve efficacemente le principali problematiche della malattia emorroidaria. Affronta i disagi conseguenti alla malattia: il sanguinamento, il prolasso della mucosa e il dolore conseguente al trattamento chirurgico con metodiche tradizionali, corregendo l’iperafflusso arterioso alle emorroidi e l’eventuale prolasso concomitante.

Il metodo THD Doppler viene eseguito dal chirurgo proctologo attraverso l’utilizzo di una speciale apparecchiatura grazie alla quale si individuano con precisione e sicurezza i rami terminali delle arterie che portano sangue ai cuscinetti emorroidari. Tali arterie vengono successivamente legate al di sopra della linea dentata, in un’area priva di sensibilità dolorifica. La particolare forma dello strumento impiegato consente la standardizzazione della procedura e l’esatta e selettiva legatura delle arterie emorroidarie e la successiva sutura della mucosa rettale eccedente (prolasso).

Nel post-operatorio il dolore può presentarsi occasionalmente. Il paziente può avvertire però un senso di pesantezza e disagio, che tuttavia diminuisce gradualmente dopo pochi giorni e può essere tenuto sotto controllo con i comuni analgesici.

Di norma, non esistono gravi complicanze: può verificarsi un leggero sanguinamento, destinato a cessare entro poche ore, oppure urgenza defecatoria subito dopo l’intervento, situazione anche questa transitoria perché legata alla risoluzione del prolasso. Il trattamento della patologia emorroidaria con il metodo THD Doppler può essere considerato efficace nella maggior parte dei casi: i rischi di recidive o ricadute sono infatti molto rari.