Terapie strumentali

Le terapie fisiche o strumentali rappresentano una risorsa importante soprattutto per l’attenuazione e la risoluzione del dolore e, quindi, nella fase acuta della patologia. Esse intervengono attraverso mezzi fisici, come il calore, la luce, le onde elettromagnetiche, gli ultrasuoni, ecc. per intervenire sull’apparato muscolo-scheletrico. Quelle disponibili nelle strutture di Ospedali Privati Forlì sono:

  • TENS: elettroterapia antalgica (contro il dolore), indicata in numerose patologie, come nei dolori radicolari (rachialgie, sciatalgie e cruralgie), nelle nevralgie, nell’artrite reumatoide, nelle artralgie e mialgie localizzate post-trauma.
  • Tecar: terapia fisica che, impiegando un campo elettromagnetico, stimola i tessuti in profondità riattivando i naturali processi riparativi e metabolici tessutali sfruttando il fenomeno dell’incremento della temperatura interna dei tessuti. Gli ambiti di applicazione vanno dalle rigidità croniche alle infiammazioni in fase acuta, sia articolari sia muscolari e tendinee.
  • Elettrostimolazione: è una tecnica che mediante l’utilizzo di impulsi che agiscono sui punti motori dei muscoli (motoneuroni) provoca una contrazione muscolare del tutto simile a quella volontaria. Questa terapia è indicata nelle ipotrofie muscolari.
  • Ultrasuoni: sono vibrazioni acustiche ad alta frequenza non percepibili dall’orecchio umano. L’irradiazione ultrasonica genera un micro massaggio di notevole intensità agendo in profondità nei tessuti. Ha un effetto antalgico, rilassamento dei muscoli contratti, azione fibrotica ed effetto trofico. L’ultrasuonoterapia è indicata per il trattamento di: morbo di Dupuytren, epicondiliti, sciatalgie e nevriti in genere, periartriti scapolo-omerali (anche se sono presenti calcificazioni).
  • Magnetoterapia: si utilizzano gli impulsi elettromagnetici a varia frequenza per la cura degli stati infiammatori di patologie ossee. La magnetoterapia riduce il dolore, stimola l’assimilazione del calcio ed è usata con successo nella cura dell’osteoporosi e delle lesioni da decubito, nei ritardi di cicatrizzazione (diabete), nel morbo di Sudeck e negli stati degenerativi.
  • Ionoforesi: è una metodica che utilizza corrente continua per veicolare all’interno dei tessuti biologici gli ioni attivi di un farmaco disciolti in una soluzione acquosa. È indicata per strutture non profonde e risulta particolarmente efficace nelle patologie del gomito, polso, mano, ginocchio e lombosacrali.
  • Biofeedback: terapia che utilizza un ritorno visivo o uditivo che aiuta il paziente a capire quando si attiva o rilassa un determinato gruppo muscolare. Può essere associata ad elettrostimolazione. Viene particolarmente utilizzata nella rieducazione pelvica per normalizzare il tono muscolare e nella rieducazione funzionale degli altri distretti corporei.
  • Laser-terapia Yag: la laserterapia è la forma di fisioterapia che fa ricorso ad un particolare tipo di radiazioni luminose per attivare, mediante biostimolazione, le difese naturali del corpo attraverso gli effetti prodotti dall’energia elettromagnetica generata da due sorgenti di luce laser. Il laser Yag è un particolare tipo di laser che sfrutta l’effetto fotochimico, fotomeccanico e fototermico della luce laser con lunghezza d’onda di 1064 nm, per trasferire energia ai tessuti, andando così a ristabilire l’equilibrio energetico compromesso. Il flusso di questo laser ha una capacità di penetrazione di 5-6 cm e va a provocare delle modificazioni biochimiche a livello della membrana cellulare, che portano ad una riattivazione e alla stimolazione del metabolismo delle cellule con effetto analgesico, antinfiammatorio, linfodrenante e biostimolante. Viene utilizzato pertanto su moltissime patologie a base infiammatoria e degenerativa, acute e croniche, traumatiche (distorsioni a livello articolare, lombalgie, tendiniti, borsiti, epicondiliti, stiramenti e strappi muscolari, tenovaginaliti, ulcere e piaghe, entesiti, edemi di varia natura ecc.), reumatiche e degenerative (osteoartrosi, polineuropatie, fibromialgia, miositi, sciatalgie, osteocondriti ecc.).
  • Onde d’urto: sono onde acutissime ad alta energia, impulsi pressori che generano forza meccanica diretta con l’obiettivo principale di trasferire energia sui tessuti corporei per stimolarne i processi riparativi. È un trattamento particolarmente efficace nelle patologie del piede, nelle tenosinoviti dei flessori delle dita delle mani, nelle rizoartrosi trapezio-metacarpali e come terapia d’attacco nelle “spalle congelate” e in tutte le tendinopatie calcificate.