Il laser verde (Greenlight) per la prostata

L’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) è una problematica molto diffusa che determina l’ingrossamento anomalo della prostata, cioè di quella ghiandola attraverso cui passa l’uretra (il condotto che dalla vescica porta l’urina verso l’esterno); ingrossandosi, la prostata va a comprimere proprio l’uretra, ostacolando la fuoriuscita dell’urina e rendendo il getto urinario più debole e le minzioni più frequenti.

Si tratta di una problematica progressiva, ovvero i cui sintomi peggiorano negli anni: per questo, se non adeguatamente trattata, può provocare un danno permanente alla vescica che può, in casi estremi, perdere la capacità di contrarsi e, quindi, di svuotarsi.

In caso l’iniziale terapia farmacologica (a base di farmaci alfa-bloccanti, inibitori della 5-alfa reduttasi o, in alcuni casi, trattamenti fitoterapici) non risulti efficace, oggi il trattamento di questa problematica non richiede più necessariamente un intervento di chirurgia tradizionale; questo grazie a strumenti innovativi come il laser verde Greenlight, in grado di trasformare il tessuto prostatico in bollicine di vapore (vaporizzazione), o di scollare l’adenoma. Inoltre, l’elevato potere emostatico di questa tecnologia riduce al minimo le perdite ematiche durante l’intervento e favorisce una degenza post-operatoria veloce, una rimozione rapida del catetere dopo l’intervento e una altrettanto rapida ripresa delle attività quotidiane.

 

Poiché il Green Laser riesce a interagire in modo molto specifico con l’emoglobina contenuta nel sangue, ne consegue che:

  • i tessuti riccamente vascolarizzati come la prostata vengono vaporizzati con efficienza;
  • l’effetto di coagulazione e chiusura dei vasi sanguigni, è particolarmente efficiente.

Questa procedura è particolarmente raccomandata per i pazienti che assumono farmaci anticoagulanti o che fluidificano il sangue, i quali non necessitano di essere sospesi, ed anche per i soggetti a rischio, come i portatori di pacemaker.

Le procedure di intervento con la tecnica Green Laser sono, in relazione all’anatomia della prostata ed alle caratteristiche del paziente:

  • vaporizzazione semplice: tecnica di base originaria, indicata in casi con adenoma fino a 50 cc.;
  • vaporizzazione anatomica: adatta per tutte le prostate fino a 60/80 grammi di adenoma e a tutti i tipi di pazienti;
  • vapoenucleazione: tecnica ibrida di vaporizzazione ed enucleazione del lobo medio indicata per pazienti che presentano una prostata con un grosso lobo medio.

I benefici della procedura con green laser sono:

  • miglioramento immediato del flusso urinario;
  • degenza ospedaliera contenuta (24/48h);
  • ridotta cateterizzazione (24/48h);
  • contenuto rischio di complicanze;
  • permette la continuità di terapie farmacologiche che fluidificano il sangue.

Vi può essere inizialmente stranguria temporanea ed eventuale eiaculazione retrograda.

Non è un caso se due prestigiose organizzazioni europee come l’inglese NICE (National Institute for Clinical Excellence, che valuta l’efficacia degli interventi medici) e la tedesca G-BA (che determina i livelli dei rimborsi in ambito sanitario) hanno già certificato la superiorità degli interventi con il laser verde Greenlight rispetto alla chirurgia tradizionale; anche per questo, Ospedali Privati Forlì ha scelto di avvalersene per la propria unità di Urologia.