Crioconservazione
Cos'è
Lo sviluppo nei laboratori di embriologia e di andrologia delle procedure di congelamento e di conservazione di gameti ed embrioni consente oggi di poter decidere di preservare il proprio potenziale riproduttivo. Quando dobbiamo o possiamo farlo? Ad esempio, nel caso in cui ci si sottoponga a terapie farmacologiche (ad esempio pazienti oncologici o in previsione di una radio/chemioterapia) o a procedure chirurgiche che possono alterare la nostra fertilità, mettendo a rischio l'opportunità di diventare genitori.
Inoltre, si parla sempre più spesso di social freezing, cioè della possibilità di crioconservare gameti in giovane età, per poterli successivamente utilizzare qualora la gravidanza non arrivasse naturalmente, nel momento desiderato. La crioconservazione, inoltre, si applica anche agli embrioni che non vengono trasferiti 'a fresco'.
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Come si effettua
La tecnica di elezione per il congelamento di gameti femminili (ovociti) ed embrioni è la vitrificazione. Tale tecnica prevede l'utilizzo di un'elevata concentrazione di crioprotettori abbinata ad una velocità di raffreddamento ultrarapido in azoto liquido a -196°C: ciò permette la solidificazione dell'ambiente intracellulare in uno stato simile al vetro, evitando in tal modo la formazione di cristalli di ghiaccio che potrebbero danneggiare la cellula.
La crioconservazione dei gameti maschili (spermatozoi) è una tecnica che consente di mantenere gli spermatozoi in uno stato vitale garantendo a tali cellule la capacità di mantenere le normali attività biologiche. Lo sperma raccolto viene diluito con il crioprotettore, aliquotato e portato, attraverso temperature sempre più basse, alla temperatura finale di –196 °C in azoto liquido dove viene conservato fino allo momento del suo utilizzo dopo scongelamento.