Sonosalpingografia

E’ un esame non invasivo per la valutazione della pervietà tubarica

Negli ultimi 10 anni la medicina della riproduzione ha ottenuto notevoli miglioramenti, sia per quanto riguarda la diagnosi che la cura della sterilità. Una grande innovazione, in questi termini, è costituita dalla messa a punto di un esame non invasivo per la valutazione della pervietà tubarica, che viene detto SONOSALPINGOGRAFIA (in inglese “Hystero-Contrast Sonosalpingography”).

E’ un esame diagnostico in grado di valutare, in una donna che cerca una gravidanza, la pervietà o meno delle salpingi, le tube appunto. Ancora oggi infatti, il 40% dei casi di sterilità sono dovuti alla chiusura (impervietà) delle salpingi.

La sonosalpingografia è un esame ambulatoriale, che dura circa 15-20 minuti, non richiede anestesia generale ne’ la somministrazione di farmaci. Si esegue nel corso di una ecografia transvaginale, dopo aver inserito un sottile catetere sterile monouso all’interno dell’utero. Quindi, attraverso di esso vengono introdotte nella cavità uterina alcune gocce di soluzione fisiologica.
Questa prima parte viene detta anche SONOISTEROGRAFIA e serve a studiare dettagliatamente la morfologia della cavità uterina, e ad escludere eventuali patologie al suo interno (polipi, fibromi, malformazioni uterine).
Quindi un piccolo quantitativo di aria viene inserito all’interno dell’utero: successivamente con l’ecografia se ne valuta il passaggio attraverso le salpingi.

I vantaggi sono innumerevoli. Anzitutto, la donna ottiene informazioni circa lo stato della pervietà delle sue tube, senza dover sottoporsi alla anestesia generale ed al ricovero in ospedale, come per la laparoscopia diagnostica.
Inoltre questo esame, impiegando gli ultrasuoni, che sono assolutamente innocui, non ha alcun effetto collaterale.
Pertanto oggi la SONOSALPINGOGRAFIA dovrebbe costituire l’esame di prima scelta nella valutazione della donna sterile, riservando la laparoscopia diagnostica solo per i casi in cui le tube risultino chiuse o la paziente abbia subito precedentemente interventi chirurgici sull’apparato genitale interno (utero-ovaia-tube).

Il momento migliore per eseguire questo esame, è rappresentato dalla prima metà del ciclo mestruale, possibilmente nei giorni che seguono la comparsa del flusso. In questi giorni infatti la visualizzazione della cavità uterina e delle salpingi è resa più facile, e si è sicuri che la donna non sia già gravida.